mercoledì 11 marzo 2015

LETTERATURA AMERICANA

Autori di cui parlare

Da un po' di tempo ho scoperto alcuni scrittori americani contemporanei che meritano qualche parola di lode. Questa non vuole essere una classifica di gradimento, ma semplicemente un "punto sul mio punto di vista". Non ho le conoscenze, le competenze e non ho abbastanza letture alle spalle per permettermi una classifica, quindi non prendetela come tale.
Nello specifico parlerò di tre autori che mi hanno letteralmente stregata: Donna Tartt, Cormac McCarthy e Philip Roth.

Donna Tartt


Donna Tartt nasce a Greenwood nel 1963, ma vive a Grenada fino a quando, su consiglio di un suo professore, si trasferisce (1982) nel vermount per frequentare l'università di Brennington. In questo periodo lavora al suo primo romanzo, "Dio di illusioni", che uscirà poi nel 1992. Dieci anni dopo viene pubblicato il suo secondo romanzo "Il piccolo amico". Il terzo romanzo "Il cardellino", con cui l'autrice vince il Premio Pulitzer 2014, esce nel 2013.


Quali suoi romanzi ho letto?

Di Donna Tartt ho letto "Dio di illusioni" e "Il cardellino". Nella mia libreria c'è anche "Il piccolo amico" che  però non ho ancora letto. I due romanzi mi sono piaciuti entrambi. Sono molto diversi tra loro, ma allo stesso simili. Nonostante la mole di tutti i libri della Tartt (800 pagine di media) la scrittura dell'autrice è scorrevole e per niente pesante. La critica che mi sento di fare è che, secondo me, in alcuni punti l'autrice ha un po' "allungato il brodo". I libri sarebbero tranquillamente potuti terminare 100 pagine prima, senza nulla togliere alla storia. Tartt troppo prolissa per i miei gusti insomma (parere personale super super soggettivo). Nonostane questo i libri mi sono davvero piaciuti e li consiglio assolutamente.


Ha detto ...

"Scrivo i miei libri a mano, su taccuini che scelgo con particolare attenzione. Ne ho pile e torno sempre a guardare quelli che ho gia' finito. Poi trasferisco tutto sul computer, digito io e via via correggo, inserisco altre cose, modifico. A volte nel corso di questo lungo processo ho due o tre amici che mi leggono"

Cormac McCarthy


Cormac McCarthy nasce a Providence nel 1993, nel 1937 si trasferisce in Tenessee con tutta la famiglia. Nel 1953 si arruola nell'esercito, dove resta per quattro anni. Dopo un breve periodo a Chicago, torna in Tenesse fino al 1976 quando si trasferisce a El Paso in Texas. Attualmente vive ne Nuovo Messico.

Quali suoi romanzi ho letto?

Di McCarthy ho letto "La strada", da cui è stato anche fatto un film uscito nel 2009 e con cui l'autore ha vinto il Premio Pulitzer per la letteratura, un libro bellissimo che io consiglio caldamente, forse il più bello tra i libri che ho letto negli ultimi anni. Ho letto anche Suttree, considerato il capolavoro di McCarthy. Vorrei leggere "Non è un paese per vecchi", di cui esiste anche una trasposizione cinematografica e "Figlio di Dio".


Ha detto ...

McCarthy ha rilasciato solo due interviste in oltre vent’anni, di cui una, ha detto, per far uscire dalla depressione il suo editore. Non si è mai presentato a ritirare i numerosi premi che gli hanno attribuito.«Penso che la nozione che la specie umana possa migliorare in qualche modo, che tutti possano vivere in armonia, è un’idea molto pericolosa», ha detto al New York Times nel ’93. «Coloro che sono viziati da quest’idea sono anche quelli che svenderanno le proprie anime, la libertà».

 

Philip Roth


Philip Roth nasce a Newark nel 1933, si è laureato alla Bucknell University, e ha preso il master alla Chicago University in letteratura anglosassone. Per un breve periodo ha tenuto corsi di scrittura creativa e storia della letteratura nelle università di Princeton e Iowa e di letteratura comparata in Pennsylvania. Successivamente si dedica solamente alla letteratura, finché nel 2012 dà l'addio ai libri con questo messaggio: «Alla fine della sua vita il pugile Joe Louis disse: "Ho fatto del mio meglio con i mezzi a mia disposizione". È esattamente quello che direi oggi del mio lavoro. Ho deciso che ho chiuso con la narrativa. Non voglio leggerla, non voglio scriverla, e non voglio nemmeno parlarne». Oggi vive in una fattoria del Connecticut.


Quali suoi romanzi ho letto?

DI Roth ho letto "Everyman" di cui ho scritto anche una breve resensione, e "Pastorale americana" con cui l'autore ha vinto il Pulitzer. Vorrei leggere "Lamento di Portnoy" e "La macchia umana". Di Roth adoro lo stile diretto, ironico, senza "fronzoli."

Ha detto ...

"Evitare le parole stravaganti. Tutti i termini pedanti non servono allo scopo"

lunedì 9 marzo 2015

EVERYMAN Philip Roth




TITOLO: Everyman

AUTORE: Philip Roth

CASA EDITRICE: Einaudi




Ho letto questo libro durante le vacanze di Natale. Anzi, per essere più precisa non l'ho letto, l'ho divorato.
Everyman è una storia qualunque, è la storia di ognuno di noi. Non ci sono effetti speciali, non ci sono colpi di scena, non ci sono sorprese dietro l'angolo. Everyman è la vita.
Il libro inizia dal funerale del protagonista, un uomo qualunque, un uomo di cui non si conosce il nome. Finito il funerale la storia parte davvero, seguendo i ricordi del defunto cronologicamente sparpagliati lungo l’arco di settantatre anni. Il filo conduttore di ogni singola parola di questo romanzo è la paura di morire, il rapporto dell'uomo con l'unica cosa certa della sua vita: la morte.


 




 L'AUTORE






Philip Milton Roth è uno scrittore statunitense contemporaneo.Ha vinto il Premio Pulitzer nel 1997 per Pastorale americana. Nel 1998 ha ricevuto la National Medal of Arts alla Casa Bianca, e nel 2002 la Gold Medal per la narrativa. Ha vinto due volte il National Book Award e il National Book Critics Circle Award e tre volte il PEN/Faulkner Award. Nel 2005 Il complotto contro l'America ha ricevuto il premio della Society of American Historians per «il miglior romanzo storico di tematica americana del periodo 2003-2004». Recentemente Roth ha ricevuto i due piú prestigiosi premi PEN: il PEN/Nabokov Award del 2006 e il PEN/Saul Bellow Award for Achievement in American Fiction. Roth è l'unico scrittore americano vivente la cui opera viene pubblicata in forma completa e definitiva dalla Library of America. Nel 2011 ha ricevuto la National Humanities Medal alla Casa Bianca, ed è poi stato dichiarato vincitore della quarta edizione del Man Booker International Prize.
L'altro libro di Roth che consiglio è PASTORALE AMERICANA.






 L'INCIPIT





"Intorno alla fossa, nel cimitero in rovina, c'erano alcuni dei suoi ex colleghi pubblicitari di New York che ricordavano la sua energia e la sua originalità e che dissero alla figlia, Nancy, che era stato un piacere lavorare con lui. C'erano anche delle persone venute su in macchina da Starfish Beach, il villaggio residenziale di pensionati sulla costa del New Jersey dove si era trasferito dal Giorno del Ringraziamento del 2001: gli anziani ai quali fino a poco tempo prima aveva dato lezioni di pittura. E c'erano i due figli maschi delle sue turbolente prime nozze, Randy e Lonny, uomini di mezza età molto mammoni che di conseguenza sapevano di lui poche cose encomiabili e molte sgradevoli, e che erano presenti per dovere e nulla più. C'erano il fratello maggiore, Howie, e la cognata, venuti in aereo dalla California la sera prima, e c'era una delle sue tre ex mogli, quella di mezzo, la madre di Nancy, Phoebe, una donna alta, magrissima e bianca di capelli, col braccio destro inerte penzoloni sul fianco. Quando Nancy le chiese se voleva dire qualcosa, Phoebe scosse timidamente il capo, ma poi finì per dire con voce sommessa, farfugliando un po': –È talmente incredibile... Continuo a pensare a quando nuotava nella baia... Tutto qui. Continuo solo a vederlo mentre nuota nella baia-. E poi c'era Nancy, che aveva organizzato tutto e fatto le telefonate a quelli che erano venuti per evitare che al funerale venissero solo sua madre, lei, il fratello del defunto e la cognata. C'era solo un'altra persona la cui presenza non era sta sollecitata da un invito, una donna robusta con una simpatica faccia tonda e i capelli tinti di rosso che era venuto spontaneamente al cimitero e si era presentato col nome di Maureen, l'infermiera privata che l'aveva assistito dopo l'operazione al cuore di qualche anno prima. Howie si ricordava di lei e andò a darle un bacio sulla guancia."


domenica 8 marzo 2015

SENTIRSI IN COLPA

Sì, esistono dei libri che DEVI aver letto.
Sì, esistono storie che DEVI conoscere.
Sì, esistono saghe che NON PUOI non seguire.

Eppure io fino ad ora, fino a questo momento, fino a qualche giorno fa ero sicuramente una di quelle su cui puntare il dito "Non puoi non aver letto Harry Potter!" "Non puoi non avere Hunger Games".
Ok, sono d'accordo. Io, da accanita lettrice quale sono, sono d'accordo con voi, eppure fino a qualche giorno fa non avevo mai pensato di leggere queste due saghe. Ho visto i film, ho seguito discussioni, le conosco, ma non ho mai pensato di leggerle, reputandole (sbagliandomi di brutto) delle storie da bambini.
L'altro giorno mi sono decisa e, spinta anche dal prezzo più che abbordabile dell'edizione Salani, ho acquistato Harry Potter! Sono molto fiera di me stessa :)
Devo dire che il libro mi è piaciuto molto. Si capiesce che il pubblico a cui è destinato è un pubblico molto giovane, ma la lettura è stata più che piacevole. Mi è stato detto inoltre che i volumi successivi sono molto, molto più belli quindi non vedo l'ora di leggerli!
Per adesso, mentre aspetto il secondo volume di HP, sto leggendo il primo volume della saga "Hunger Games" e lo sto trovando fantastico! Ma perché non li ho letti prima!!??
Quindi mi prostro ai piedi di tutti quelli che in questi anni hanno insistito così tanto affinché io colmassi le mie mancanze: GRAZIE!
E adesso ... torniamo a leggere!

Concludo collegandomi all' introduzione: non è vero che esistono libri che non puoi non aver letto, esistono libri che non puoi non aver provato a leggere.